Il libro di Davide Ciccarese: una analisi lucida e una via da percorrere
Davide Ciccarese, agronomo, ha un curriculum di tutto rispetto: si occupa della realizzazione di fattorie didattiche, orti urbani e sviluppo delle aziende agricole. Dal 2008 partecipa al progetto della Cascina Cuccagna di Milano per ciò che concerne l’alimentazione e i problemi dell’ambiente. Dal 2012 è segretario di Acli Terra Lombardia, associazione professionale di imprenditori agricoli e Presidente dell’associazione Nostrale, che promuove il consumo consapevole e la realizzazione di progetti di sviluppo agricolo sostenibile. Collabora anche con la rivista Imprese Agricole, occupandosi principalmente di tematiche alimentari, Nonostate i numerosi impegni, trova il tempo di scrivere due libri: il primo, Cucinare le erbe selvatiche, e il secondo, fresco di stampa, è una interessantissima inchiesta e ben documentata sull’evoluzione dell’agricoltura, dagli albori ai tempi nostri. L’excursus nel tempo ci fa capire come, in nome del progresso, di politiche dei grandi investimenti, del profitto, del progetto di sfamare il mondo, si sia passati dal rispetto delle potenzialità del terreno, delle capacità produttive di questo organismo vivente, alle logiche dell’usa e getta, come se il suolo fosse una “cosa” da sfruttare, caricare di sostanze sintetiche fino a ridurlo a terreno simile a quello di discarica. I danni ambientali provocati ad un’agricoltura spersonalizzata sono noti a tutti. Eppure, nonostante il quadro sia sconfortante, l’Autore vede segnali di ripresa proprio in quelle aziende agricole, molto preparate, con le quali opera e che desiderano ripartire, anche riallacciando il contatto diretto con il consumatore responsabile (come i GAS) come per ricucire lo stretto legame tra campagna e città. (s.r.)
dal sito: http://www.workdiary.it/2012/07/02/eco-6/