Agricoltura, terreno fertile per la mafia: in Italia 8 reati
all’ora
Sono più di 350mila gli agricoltori vittime di racket, pizzo e furti: tra i reati contestati alla criminalità organizzata anche la macellazione clandestina e le discariche abusive, un colpo a sicurezza e salute pubblica.

Esce il IV Rapporto sulla “Criminalità in agricoltura” della Cia, Confederazione italiana agricoltori, lavoro che restituisce una fotografia dell’agricoltura italianapiuttosto allarmante: la piovra dellacriminalità soffoca le campagne creando un “business” da oltre 50 miliardi l’anno. Otto i reati commessi ogni ora e più di 350mila gli agricoltori vittime di racket,“pizzo”, “strozzini”, aggressioni, rapine, furti e agro pirateria.
Tentando di fare una classifica dei reatiche avvengono più frequentemente, gli esperti pongono al primo posto i furti di attrezzature e di mezzi agricoli. Al secondo posto si trova invece il racket, seguito a debita distanza dall’abigeato, un reato antico ma in continua crescita che consiste nel furto di animali. Ogni anno, sottolinea la Cia, circa 150.000 animali spariscono, la gran parte destinata allamacellazione clandestina. Si tratta essenzialmente di bovini e maiali, ma anche di cavalli e in prossimità delle feste pasquali agnelli e pecore.